torecalabroEdmondo Salvatore Calabrò meglio conosciuto con il nome Tore Calabrò nasce a Nizza Sicilia nel 1891 da Anna Barbera e da Antonio, maestro marmore nella cui bottega il giovane si avvia alla conoscenza dell'arte scultorea e con cui collaborerà fino alla partenza per l'Argentina, dove rimarrà per un periodo in cui realizzerà diverse opere tra le quali le grandi decorazioni del Palazzo municipale di Montevideo.
Nel 1925, al suo rientro in Italia, si stabilisce a Messina, dove apre uno studio artistico in via Aurelio Saffi.
è il medesimo autore della statua di Cristo Re  e della Madonna (1934) nell'omonimo sacrario della città.
Per la Chiesa di San Clemente a Messina, ricostruita negli anni '30 dopo il terremoto del 1908, l'interno fu completato con alcuni medaglioni, opera del pittore Tore Calabrò, raffiguranti gli Apostoli, lungo le pareti della navata centrale; oggi rimossi e collocati in altri locali della Parrocchia.
A lui si deve la bella statua dell'Arcangelo Michele commissionata dalla Confraternita omonima e oggi custodita nella Chiesa di San Giuseppe.
A Casalvecchio La pareti e le vetrate della chiesa principale è dedicata a Sant’'Onofrio Anacoreta, patrono del paese, hanno notevoli decorazioni artistiche eseguite tra il 1943 ed il 1945 dal pittore Tore Calabrò che, invitato dal casalvetino Domenico Puzzolo Sigillo, durante la seconda guerra mondiale, trovò ospitalità a Casalvecchio Siculo, dal 1943 al 45, e qui ebbe l’incarico dall’ Arciprete Rev. Mario D’Amico di ideare un trono che ospitasse l’antico mezzobusto ligneo di Sant’ Onofrio. L’artista, non solo eseguì l’incarico, ma volle dimostrare la sua riconoscenza per la calorosa ospitalità ricevuta dai casalvetini arricchendo la chiesa di innumerevoli pregi, quali pitture sui vetri, oli su tela ed affreschi murali.
Muore a Messina il 25 agosto 1964