L'antica Chiesa di Santa Maria del Graffeo detta la Cattolica sorgeva fino al 1908 nei pressi di Piazza Duomo proprio all'inizio della Via I Settembre. Della struttura di impostazione medievale sussistono ancora oggi due eleganti volte a crociera inglobate all'interno dell'androne d'ingresso dell'isolato n. 308. Era la più importante chiesa messinese del Clero Cattolico di Rito Bizantino infatti aveva la sua sede il Protopapa, considerato il capo di questa comunità e la terza personalità religiosa della Città dopo l'Arcivescovo e l'Archimandrita. All'interno della Cattolica si venerava sull'altare maggiore l'antica tavola della Madonna del Graffeo, oggi conservata all'interno del Tesoro della Cattedrale, raffigurante la Madonna con il Bambino che regge un rotolo considerato dai messinesi come la Lettera scritta nel 42 d. C. dalla Vergine Maria alla Città. Questo dipinto infatti è chiamato proprio del Graffeo perchè in greco significa per l'appunto Lettera. Quindi la "Cattedrale" di Rito Bizantino condivideva alla Cattedrale di Rito Cattolico lo stesso titolo mariano legato all'antica tradizione mariana. Questa Chiesa consevava altre numerose opere d'arte di pittura e scultura alcune delle quali si conservano oggi al Museo Regionale. Il Tempio di Rito Bizantino andò in buona parte distrutto dal terremoto ma il titolo parrocchiale rimase utilizzato prima presso la Chiesa di San Domenico, poi presso la nuova 08parrocchiale di San Francesco d'Assisi di San Licandro fino a quando l'Arcivescovo Mons. Ignazio Cannavò negli anni novanta ricostitui a tutti gli effetti l'antica Parrocchia di Santa Maria del Graffeo affidandola al Papas Cucinotta, primo sacerdote messinese di Rito Bizantino ordinato in Città dopo quasi cento anni. Attualmente le funzioni liturgiche sono ospitate nella Chiesa della Madonna dei Miracoli di Provinciale.