Madonna della Lettera
Patrona dei Messinesi
Le Edicole Votive
I Fiureddi (*)
`ccu San Giuseppe e
E santuzzi prutitturi
Sparpaggbiati `ne vaneddi
silinziusi
`ne palazzi re patroni
Re marchisi a de baruni;
`ne trazzeri ri campagna
Prutiggiti `cu vi preia
`cu vi consa, `cu vi pitta
`cu vi sarva p'avviniri.
Stati fermi o vostru puostu
E aspettati i nostri figgi
`ca vi puortunu li sciuri
Profumati di l'amuri
in via I Settembre
Reallizzata in marmo bianco.
Nella fascia alla base dell'altorilievo si legge: S. MARIA A SACRIS LITTERIS / ORA PRO NOBIS.
In quella sottostante fra i dadi che reggono i vasi laterali la dedicatoria: PER VEVOZIONE CONIUGI ARDIZZONE.
Infine sotto fra le due volute, un cartiglio con una iscrizione per le indulgenze: DUECENTO GIORNI DI INDULGENZA / + MONS. ANGELO PAINO / ARCIVESCOVO ED ARCHIMADRITA / 25-3-1950
Due edicole in via San Filippo Bianchi
Nella via San Filippo Bianchi, una traversa che collega il corso Cavour alla via Garibaldi, sono collocate due edicole votive. La prima in corrispomdenza del numero civico 36 e l'altra presso il numero civico 48 (seppur in un diverso palazzo nello stesso isolato che ospita il palazzo arcivescovile).
Al civico 36
Al civico 48
Realizzata in cemento, anni 1950.
Edicola votiva nel viale San Martino
L'edicola votiva è posta sulla facciata di un palazzo del viale San Martino.
L'Altarino di Camaro Superiore
Pur non trattandosi strettamente di un'edicola votiva, a Camaro superiore, al centro di un'aiuola spartitraffico, si trova una costruzione, un cosidetto "altarino", che sostiene una teca che protegge una statua della Madonna della Lettera.
La devozione a S. Maria della Lettera nella zona di Camaro è molto antica. Nelle vicinanze dell'attuale sito dell'immagine della Madonna della Lettera, prima della costruzione dell'autostrada, ricordano i cammaroti, esisteva un'edicola votiva a lei dedicata.
Infatti la targa posta sotto la statua è riportata la data della prima realizzazione risalente al 1906. Successivamente avvenne la sostituzione dell'immagine con l'ordierna statua, in cartapesta, donata il 3 luglio 1941 dal signore Salvatore Giuliano, noto commerciante di lampadari di Messina.
Successivamente, a causa della realizzazione dello svincolo autostradale nel 1975, l'edicola venne spostata nell'attuale sito con la creazione dell'aiuola, e al cui centro, è stato costruito l'odierno altarino della Madonna della Lettera con una piccola mensa per la celebrazione della messa posta sulla parte anteriore, come è possibile scorgere nella foto in alto.
Ogni anno il 3 giugno alle ore 13.30 dopo che il parroco ha suonato le campane della vicina chiesa parrocchiale, come si usava un tempo per tutte le chiese della città, vengono fatti esplodere dei mortaretti posti tutti intorno all'aiuola.
Nel filmato è possibile vedere l'avvio dello scoppio dei mortaretti, prima che il fumo copra la visuale generale.