Supplica alla Santissima Vergine della Sacra Lettera per il vero risorgimento della Città di Messina, per i superstiti messinesi, per i defunti dei terremoti e per le nostre Case.

O Vergine Santissima della Sacra Lettera, prostrati al vostro supremo Cospetto dinanzi a questa Santa Immagine, e spiritualmente dinanzi alla prodigiosa vostra Immagine della diroccata Cattedrale di Messina, noi effondiamo nei gemiti e nei sospiri il nostro cuore! Ahi, che la vostra Città, è già rasa al suolo! La giusta ira dell'Altissimo l'ha colpita, e il Signore l'ha vendemmiata nel suo furore! Sono gettati a terra i suoi Templi, sono venuti meno i suoi Sabati in vostro onore, e tutto è desolazione e squallore!

Oh Vergine della Sacra Lettera, e dov'è la vostra promessa della perpetua protezione? Ecco che della vostra protetta non è quasi più rimasta pietra sopra pietra! Ma voi avete ben ragione, o Madre Santissima. di lagnarvi di noi, e noi non ne abbiamo alcuna di lagnarci di Voi! Troppo abbiamo prevaricato! Tante e tante volte frenaste il braccio dell'Onnipotente Iddio, e noi non ci siamo convertiti! Quando poi il castigo scese inevitabile sulla Città prevaricata, la vostra materna mediazione s'interpose perché tutto e tutti non perissero,

onde noi che sopravviviamo possiamo ben dire: Misericordia Dei et Misericordia tua, si non son. consumpri! E Misericordia di Dio e Misericordia tua se del tutto non siamo stati sterminati!

Oh Madre pietosissima sempre! Noi ci rivolgiamo a quel materno vostro Cuore che è divenuto per la caduta Messina un mare di af­fanni e di compassione! Deh, accogliete questa nostra ardente sup­plica. Fate che Messina risorga con una risurrezione di Fede e di virtù! Fate che sia veramente restaurata in Cristo, e che Gesù Cristo sia la sua risurrezione e la sua vita! Deh, resti distrutto col terribile flagello ogni suo peccato, e risorga Messina con ogni perfetta osser­vanza della Divina Legge. Radunate, o Madre, i vostri figli Messi­nesi. ma contriti e convertiti. Deh, levatevi con la vostra potenza e cacciate via l'infernale nemico che già si mette in opera per avvele­nare fin dal principio la nuova Messina! Infatuate i consigli di superstiti infelici settàri o rinnegati cristiani che vorrebbero una nuova Messina interamente atea e blasfema! Annientate la cattiva stampa che minaccia di riapparire, paralizzate gli sforzi degli empi che vorrebbero ricominciare daccapo le loro infernali macchinazioni.

Oh Madre della Sacra Lettera, riparate al più urgente bisogno di Messina qual si è quello di aversi Sacerdoti santi, Ministri eletti e in­faticabili per illuminare il popolo, per arginare gli errori, per forma­re i costumi, per evangelizzare i poveri, per preparare al Signore una plebe perfetta. Deh, questi evangelici operai eletti fra gli eletti in­viateli Voi alla nascente Messina, affinché questa Città risorga nel­la vera Fede e nella vera Religione.

E degnatevi, o Madre Santa, di presentarvi al Divino Cospetto, e placare la giustissima ira dell'Altissimo. Deh, presentategli quel Se­no Immacolato al quale allattaste l'Unigenito di Dio fatto Uomo, presentategli, deh, il Sangue preziosissimo del Figliuol Vostro spar­so per la nostra salute; deh. otteneteci perdono, Misericordia e vero risorgimento.

Oh, Madre della Sacra Lettera. ricordatevi del patto che faceste con Messina, la quale, quantunque prevaricata. non cessò mai d'amarvi e d'invocarvi.

E di noi tutti poverelli del Cuore di Gesù abbiate pietà. Guardate, o 

Madre, in quante angustie si trovano le nostre Case, e come siamo in parte traslati in terre aliene. Deh, siate sempre la nostra Perpetua Protettrice. Quella grande protezione che per pura vostra bontà ci avete dimostrata nel tremendo flagello di Dio, non cessate di mo­strarcela sempre. Noi vi abbiamo sempre invocata siccome la Velo­ce Ascoltatrice dei Messinesi, e cosi torniamo ad invocarvi suppli­candovi che vogliate raddoppiarci la vostra materna benevolenza e protezione. Ricordatevi che siamo vostri schiavi, e voi siete la no­stra vera Superiora, Madre e Padrona; deh, conduceteci in mezzo a tante vicende alla perfetta formazione e stabilità. Non sono prospe­rità temporali che Vi domandiamo; vi supplichiamo invece che in tutte le Case dei due Istituti facciate regnare Gesù Sommo Bene, il suo Divino Amore, il suo santo Timore, il vostro dolce Amore, l'os­servanza, la pietà, e l'esercizio di tutte le sante virtù, e vi facciate fiorire il lavoro, le convenienti industrie, il buon ordine, la buona di­sciplina, le vere vocazioni e la buona istruzione.

Oh Madre cara, ora più che mai vi affidiamo tutti noi stessi, presen­ti ed assenti, tutti gl'interessi dei due Istituti, tutti i nostri desideri e le nostre speranze, e vi rinnoviamo la nostra filiale schiavitù, e vi raccomandiamo le nostre sacre Propagande, gli acquisti dei locali, il buon esito di ogni pratica e fatica, e i lumi e gli aiuti per quelli che reggono e dirigono.

Madre della Sacra Lettera, mettete tutto nel vostro immacolato Cuo­re e nel dolcissimo Cuore di Gesù, e prendete a vostro conto ogni perfetta riuscita ad infinitam consolationem Cordis leso. Amen.

Salve Regina.

Sette Requiem per i defunti del terremoto.

Se deve farsi qualche discorsetto, qualcuna lo fa dopo il canto dell'Ave, Maris Stella.

 


[visualizza il testo della supplica]

Madre, in quante angustie si trovano le nostre Case, e come siamo in parte traslati in terre aliene. Deh, siate sempre la nostra Perpetua Protettrice. Quella grande protezione che per pura vostra bontà ci avete dimostrata nel tremendo flagello di Dio, non cessate di mo­strarcela sempre. Noi vi abbiamo sempre invocata siccome la Velo­ce Ascoltatrice dei Messinesi, e cosi torniamo ad invocarvi suppli­candovi che vogliate raddoppiarci la vostra materna benevolenza e protezione. Ricordatevi che siamo vostri schiavi, e voi siete la no­stra vera Superiora, Madre e Padrona; deh, conduceteci in mezzo a tante vicende alla perfetta formazione e stabilità. Non sono prospe­rità temporali che Vi domandiamo; vi supplichiamo invece che in tutte le Case dei due Istituti facciate regnare Gesù Sommo Bene, il suo Divino Amore, il suo santo Timore, il vostro dolce Amore, l'os­servanza, la pietà, e l'esercizio di tutte le sante virtù, e vi facciate fiorire il lavoro, le convenienti industrie, il buon ordine, la buona di­sciplina, le vere vocazioni e la buona istruzione.

Oh Madre cara, ora più che mai vi affidiamo tutti noi stessi, presen­ti ed assenti, tutti gl'interessi dei due Istituti, tutti i nostri desideri e le nostre speranze, e vi rinnoviamo la nostra filiale schiavitù, e vi raccomandiamo le nostre sacre Propagande, gli acquisti dei locali, il buon esito di ogni pratica e fatica, e i lumi e gli aiuti per quelli che reggono e dirigono.

Madre della Sacra Lettera, mettete tutto nel vostro immacolato Cuo­re e nel dolcissimo Cuore di Gesù, e prendete a vostro conto ogni perfetta riuscita ad infinitam consolationem Cordis leso. Amen.

Salve Regina.

Sette Requiem per i defunti del terremoto.

Se deve farsi qualche discorsetto, qualcuna lo fa dopo il canto del‑

I 'Ave, Maris Stella.